Cinque motivi per rimanere scettici sul rally di Bitcoin

Bitcoin è a livelli record. La criptovaluta ha prima battuto l’oro, quindi ha raggiunto i 2.800 dollari, raddoppiando il valore soltanto nel mese di maggio, grazie ad alcuni fenomeni orientali: la cancellazione delle banconote da 500 e 1.000 rupie per arginare l’evasione ha spinto in India l’utilizzo di Bitcoin; da un paio di settimane, in Giappone i pagamenti tramite criptomoneta sono legali, con punte del 40% del totale delle transazione finanziarie.

Nel novembre scorso, il Bitcoin viaggiava sui 700 dollari per ogni singolo esemplare, per sfondare, per la prima volta a febbraio, la soglia dei 1.000 dollari, salire a 1.500 dollari ad aprile: ha poi toccato i 2.800 dollari, per poi chiudere la seduta di giovedì scorso a 2.500 dollari.

L’incremento del 100% ricorda i fasti del novembre 2013, quando bitcoin quintuplicò il valore e toccare i mille dollari. Già nel giorno di San Valentino, dimezzava il valore, per languire sui 500 dollari per due anni. Il rally non è una novità.

Cinque motivi per rimanere scettici su Bitcoin
Cinque motivi per rimanere scettici su Bitcoin

Il blockchain sta arrivando nel mainstream, per rendere le transazioni più sicure ed efficienti. Ma il bitcoin continua ad essere caratterizzato da una forte volatilità.

Se abbiamo visto le ragioni alla base del rally, che hanno permesso alla moneta virtuale di frantumare i record, ecco i cinque motivi per rimanere scettici su Bitcoin.

1) L’attacco via ransomware Wannacry ha dimostrato che bitcoin è ancora la valuta più amata da hacker e cyber-crimine, a causa dell’anonimato. La bancarotta di Mt. Gox a Tokyo e il trafugamento di Bitfinex ad Hong-Kong sono fatti che hanno lasciato un ricordo amaro.

2) La comunità bitcoin è stata indecisa per più di un anno sull’upgrade della blockchain. Non è ancora chiaro se il 2017 sarà l’anno per scalare o no. Differenze ideologiche hanno impedito a 50 aziende di trovare un accordo per accelerare le transazioni.

3) Bitcoin conta 700 rivali, secondo Ron Quaranta, chairman di Wall Street Blockchain Alliance. Qualcuno potrebbe emergere e rendere bitcoin obsoleto. Bitcoin deteneva l’85% del mercato delle monete virtuali, per crollare a metà del settore, secondo CoinMarketCap.com.

4) Bitcoin non ha ancora ottenuto alcun riconoscimento governativo. Senza il il via libera a un Etf, promosso dalla SEC, manca ancora un ok dall’alto.
Inoltre, Sanford C. Bernstein ha scritto un report, secondo cui la blockchain ha un impatto non rivoluzionario, ma soltanto “evolutivo” nei mercati emergenti, Cina compresa.

5) Rischio bolla. Non staremo a raccontarvi per l’ennesima volta la storia dei tulipani nell’Olanda del ‘600, ma non diteci che questa volta è differente. Alla fine tutte le bolle si assomigliano, almeno un po’.

Mirella Castigli

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