Dopo il capitolo sui Makers, ScenariDigitali.info dedicherà un articolo per ogni tecnologia emergente nell’era post Coronavirus. Perché, finché non sarà scoperta almeno una terapia affidabile in attesa di un vaccino, il Covid-19 sta creando Zombie-economics, ma per ogni settore in crisi ce ne è almeno un altro in ascesa.
Secondo l’ITU delle Nazioni Unite, la pandemia in corso, che nel mondo ha ucciso più di 200 mila vittime e contagiato quasi 3 milioni di persone, potrebbe riportare in auge le self-diving cars, le automobili a guida autonoma. Un’auto senza autista riduce le possibilità di contagio, soprattutto per gli anziani, le persone più esposte al rischio.
Entro il 2020, da un report di Idc emerge che leconnected car genereranno il 30% del traffico dati mondiale 5G. Inoltre, stando alla società d’analisi, l’intelligenza artificiale (AI), tecnologia fondamentale per le Driverless cars, registrerà un incremento del 50% anno su anno per raggiungere investmenti da 57.6 miliardi di dollari entro il 2021.
A fine anno Gartner ha illustrato che le auto abilitate alla mobilità automatizzata e connessa in rete (Mac) nel 2018 hanno superato le 137 mila unità sul mercato. Nel 2019 le auto senza conducente sono aumentate di circa 333.000 unità a livello mondiale, soprattutto grazie alle industrie Automotive di Nord America, Cina ed Europa (i colossi tedeschi in primis). I Paesi stanno aggiornando la legislazione e mettendo a punto i quadri regolatori per consentire alle self-driving cars di circolare in sicurezza.
Gartner ha alzato le stime di auto a guida autonoma in strada a 745.705 entro il 2023, di cui 37.000 veicoli commerciali, il resto flotta privata.
Gli standard di sicurezza affidabili erano attesi per il 2025, ma il mercato, con i limiti di velocità abbassati a 30 Km/h, cambia lo scenario attuale, rendendo i veicoli autonomi più urgenti.
@CastigliMirella