Nell’ultimo biennio, i costi della sicurezza IT sono saliti del 23% e i cyber-attacchi alle aziende si attestano a circa 130, per un costo di 11.7 milioni di dollari l’anno. Oggi è il Safer Internet Day 2018 in Europa ed escono i dati aggiornati, a cura dell’Osservatorio Information security & privacy della School of management del Politecnico Milano. Il mercato della Sicurezza in Italia vale 1,09 miliardi di euro, in salita del 12% rispetto al 2016.
La spesa pesa per il 78% del totale sulle grandi aziende. A trainare il budget in sicurezza è il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR) che entrerà in vigore dal 25 maggio prossimo. Un’azienda italiana su due (51%) affronta iniziative per applicare la normativa UE in tema di privacy: era il 9% un anno fa. Il 58% delle grandi imprese (rispetto al 15% del 2016) ha un budget ad hoc.
Il 50% delle aziende ha pianificato un piano di investimenti pluriennale per gestire la sicurezza IT, anche se il 21% predispone un budget in sicurezza solo in caso di bisogno.
Quattro grandi aziende su dieci (39%) stimano un incremento dei ruoli in organico destinati alla cyber-sicurezza e quasi la metà intende aumentare i posti di lavoro adibiti alla gestione della privacy. Invece il 28% dispone già di un Data protection officer (Dpo), con il compito di semplificare l’adeguamento delle disposizioni del GDPR.
Tra i lavori del futuro in ambito digitale, emerge l’esperto di cyber sicurezza. La Top5 dei profili IT più gettonati dai cacciatori di teste, entro il 2025, vede svettare al primo posto i Big data expert (54,62%) seguiti dagli IT security specialist (44,58%) e dagli App developer’ (26,10%).
Infine, secondo Telefono Azzurro, per quattro ragazzi su dieci, nella fascia di età tra gli 8 e i 18 anni, Internet costituisce un luogo minaccioso. Il 40 per cento dei minori teme di essere vittima di cyber-bullismo e atti vessatori.
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