Carta o Digitale per prendere e condividere appunti? Moleskine ci propone una fantastica soluzione mista che vi lascerà a bocca aperta.
L’ingegno italiano come al solito si fa notare (nel mondo) e stavolta con una proposta tecnologica che però salvaguarda la tradizione della scrittura su carta: mi riferisco al fantastico Smart Writing di Moleskine che consente di prendere appunti e trasferirli immediatamente in digitale. La trovata innovativa sta tutta in un una sorta di reticolo di vettori diversamente orientati, invisibile normalmente ad occhio nudo, che consentono di identificare e rappresentare precisamente il tracciamento di una normalissima penna dotata però di una micro-camera ad infrarosso (mi raccomando da tenere sempre in posizione inferiore rispetto al pennino).
Il pennino, collegato via bluetooth al proprio tablet o smartphone (app andorid od ios docet) permette di acquisire digitalmente quanto disegnato o scritto ed avere a disposizione le seguenti modalità di elaborazione:
- abbinarci una nota vocale che può essere riprodotta da apposita funzione REPLAY utile anche nel rivedere il video della progressione del nostro elaborato scritto-grafico;
- modificare colore o tratto di quanto di-segnato;
- applicare dei tag in manieratale da archiviare e quindi ricercare più efficamentte il documento archiviato;
- selezionare quanto di-segnato ed applicarci delle evidenziazioni od ulteriori di-segni direttamente da smartphone o tablet;
- trascrivere le parole di quanto scritto in corsivo con un ottimo sistema di riconoscimento multi-lingue.
Il tutto può poi essere condiviso spuntando con los tesso pennino su carta sul simbolo della bista da lettera o tramite app nelle seguente, diverse modalità:
- come immagine PNG;
- come PDF (ma ahimé di nuovo in opzione immagine e non come documento dotato di OCR);
- come testo trascritto ed interpretato digitalmente;
- come immagine scalare-vettoriale SVG e molto utile se avete delle abilità grafiche sopraffine e quindi ciò che avete disegnato può essere riprodotto in dimensioni diverse.
Il tutto avendo a disposizione diverse tipologie di taccuini bianchi (il reticolo appunto non si intra-vede), puntato per chi disegna schemi o gemoterie, oppure classicamente a righe.
Non ho ancora capito come fa a riconoscere le pagine dei diversi taccuini e riuscire così a riconoscere ed assegnare le scritture succedutesi nel tempo a quella particolare pagina di quel particolare taccuino ma…
…che bello affidarsi a un po’ di imponderabile mistero quando si usa la tecnologia ! 😉