Per il quarto anno consecutivo, Milano si conferma in testa alla classifica di ICityRate sulle città intelligenti, elaborato da FPA. Sul podio si piazzano anche Bologna e Firenze, al secondo e terzo posto, rispettivamente. Crescita economica, mobilità sostenibile, trasformazione digitale, rapporto fra ricerca e innovazione sono alcuni dei temi in cui il capoluogo lombardo svetta nell’edizione 2017 del rapporto annuale sulle Smart city, realizzato dal gruppo Digital360, per scattare un’instantanea delle città italiane che aspirano a diventare intelligenti.
FPA ha preso in esame 15 fattori, per valutare le Smart cities.
Innanzitutto, le città intelligenti vogliono accorciare le distanze fra istituzioni e cittadini, diventare più inclusive, ma soprattutto più vivibili: a misura d’uomo nell’era delle tecnologie smart. I 15 elementi analizzati partono dalla sostenibilità: serve un “dialogo continuo, aperto, trasparente e interessato con i cittadini”. I 15 fattori sono: povertà, istruzione, aria e acqua, energia, crescita economica, occupazione, turismo e cultura, ricerca e innovazione, trasformazione digitale e trasparenza, mobilità sostenibile, rifiuti, verde pubblico, suolo e territorio, legalità e sicurezza, governance. Sono 113 gli indicatori che vanno a comporre l’indice finale ICity index, in cui sono messi sotto la lente 106 Comuni capoluogo.
Milano mantiene il primato, ma deve migliorare laddove oggi arranca: in tema di consumo di suolo (dove si posiziona al 97° posto) e soprattutto di qualità dell’aria (98° posto). Bologna e Firenze conquistano il secondo e terzo posto, la prima (scalando ben 48 posizioni!) grazie all’energia e alla governance, oltre a un generale buon equilibrio espresso nei vari ambiti smart; Firenze riagguanta il terzo posto, per merito del turismo sostenibile e cultura, della crescita digitale, dell’energia e dell’ambiente.
Nella top ten delle Smart Cities troviamo Venezia, Trento, Bergamo, Torino, Ravenna, Parma e Modena.
Fanalini di coda sono le città del Sud, appesantite da un vero e proprio ritardo strutturale: Cagliari si piazza al 47esimo posto, mentre maglia nera è Trapani, preceduta da Vibo Valentia, Caltanissetta, Agrigento, Crotone, Catanzaro, Enna, Catania, Foggia, Benevento. Roma avanza di quattro posizioni, collocandosi al 17esimo posto, grazie alla trasformazione digitale.