A WWDC 2017 Apple mette Siri al centro della sua galassia Home, a partire da HomePod

A WWDC 2017 Apple ha presentato i nuovi iMac Pro, iPad Pro da 10.5 pollici, ma soprattutto ha messo Siri al centro della sua galassia Home, a partire da HomePod, il nuovo Speaker, non ancora in grado di competere con Google Home o Amazon Echo, ma sulla buona strada per rivaleggiare con i competitor. eMarketer stima che 36 milioni di americani useranno un assistente vocale come Amazon Echo o Google Home o il nuovo HomePod, almeno una volta al mese (con un incremento del 129% anno su anno).

A WWDC 2017 Apple svela HomePod
A WWDC 2017 Apple svela HomePod

HomePod si attiva vocalmente: adesso Siri non solo capisce l’intonazione vocale, ma soprattutto il contesto, grazie al Deep Learning. Inoltre, l’assistente vocale di Apple è in grado di tradurre: dall’inglese al cinese, francese, tedesco, spagnolo. Siri conquista una nuova interfaccia visuale, oltre alla crittografia end-to-end per assicurare la privacy. Oggi oltre 375 milioni di device attivi usano Siri.

HomePod nutre l’ambizione di reinventare la musica che ascoltiamo in casa, come iPod ha rivoluzionato la musica in movimento. Ma la più grande novità è rappresentata dai passi in avanti compiuti da Apple nel machine learning, per colmare il gap con Google e Facebook. Il Ceo Tim Cook sembra aver imboccato la via per raddoppiare i ricavi derivanti da servizi per raggiungere i 50 miliardi di dollari dal 2020.

Apple HomePod
Apple HomePod

Con suono direzionale ed elevata precisione acustica, HomePod è principalmente dedicato a diffondere la musica di Apple Music in casa, garantendo alta qualità sonora. Apple Music conta 27 milioni di abbonati (contro i 50 milioni di Spotify).

La spesa consumer sulla smart home (prodotti e servizi) toccherà i 90 miliardi di dollari quest’anno e raggiungerà i 155 miliardi di dollari dal 2022, secondo Strategy Analytics. Amazon domina il mercato: nel trimestre natalizio, l’azienda guidata dal Ceo Jeff Bezos deteneva l’88% dei 4.2 milion i di smart speaker venduti a livello globale.

In ambito AR, Apple ha svelato ARkit, che permetterà di sviluppare apps e tool AR su iOS 11, combinando informazioni dalla videocamera e motion sensing su smartphone in modo da tracciare oggetti virtuali in maniera realistica. ARkit riconosce superfici e bordi, ma soprattutto aggiunge grafica extra via Unreal Engine 4, Unity ed Apple Metal 2. Secondo ABI Research, l’Augmented Reality (AR), sia consumer che business, sia software che hardware, passerà da 1.4 miliardi quest’anno a 96 miliardi di dollari nel 2021.

App Store di Apple compie 9 anni e vanta 500 milioni di utenti a settimana e 180 miliardi di download. Il più giovane developer di apps per l’ecosistema Apple ha 10 anni (ha già sviluppato 5 apps dall’età di 6), il più vecchio coder ha 82 anni.

Apple Pay è il servizio di pagamenti contactless numero uno, per fine anno potrà contare sul 50% di retailer negli USA. Apple Pay è integrato in iMessage per inviare e ricevere denaro in modalità P2p.

Aspettando iOS 11 (in arrivo in autunno la versione ufficiale), l’86% degli utenti mobile di Apple ha effettuato upgrade a iOS 10.

Mirella Castigli

Le news IT in pillole del mese di maggio 2017

29 maggio – 2 giugno:

  • Windows 10 sale su 500 milioni di PC. Sfuma l’ambizioso obiettivo del miliardo di dispositivi annunciato in precedenza
  • Ok del Parlamento europeo all’IVA ridotta per gli eBook: potrà essere allineata a quella dei libri cartacea. #UnLibroèUnLibo!
  • La causa del tilt di British Airways potrebbe risiedere in data centre obsoleti con raffreddamento inadeguato
  • Amazon batte Alphabet: superati i 1000 dollari per azione. Salita del 33% nel solo 2017, aggiunge altri 120 miliardi di dollari di valore di mercato
  • WWDC17, la conferenza sviluppatori di Apple, si terrà dal 5 al 9 giugno a San Jose, in California. Ci stupirà con lo speaker Siri Home?
  • Essential Phone ed Essential Home sono le novità di Andy Rubin, il padre di Android. Per sfidare Apple e Samsung
  • Dopo gli smartglass Spectacles, l’app mobile Snapchat potrebbe rafforzarsi nell’hardware, entrando anche nel mercato dei droni
  • La regina cinese dell’e-commerce, Alibaba, pianifica un investimento da un miliardo di dollari in una startup di food delivery
  • Amazon apre 2 negozi di alimentari a Seattle. Si compra via e-commerce: il ritiro avviene al parcheggio, dove il commesso porta la spesa fino all’auto del cliente
  • Da inizio anno, sono state acquisite 34 startup di Intelligenza Artificiale (AI): il doppio rispetto a un anno fa, secondo CBI nsights
  • IDC: da qui al 2019 il Retail raddoppierà gli investimenti in IT per la convergenza online-offline (IoT, robotica, AI, AR, VR)

16 – 23 maggio:

  • Uber batte i taxi: annullato lo stop
  • Huawei entra nel mercato laptop con MateBook X da 13″ e 1 Kg di peso. Con sensore per impronte digitali, display fullscreen, cpu Intel
  • UBS consiglia di acquistare azioni Apple prima della presentazione di iPhone 8
  • Google AlphaGo AI, frutto dell’acquisizione di Deepmind, batte il cinese campione del mondo di Go: dopo sette anni di esilio, il motore di ricerca rientrerà in Cina?
  • Bitcoin sopra i 2000 dollari: il mercato guadagna 5 miliardi in un fine settimana, un miliardo in un giorno.
  • Apple Pay è accusata di aver violato 13 brevetti
  • comScore: a marzo 2,5 milioni di italiani fra i 13 e i 17 anni si connettono da smartphone e tablet. A quota 30,8 milioni l’audience totale da Mobile
  • Il fondo hi-tech Softbank-Arabia Saudita è il più ricco al bondo, con 93 miliardi di dollari di capitali
  • Nei prossimi mesi l’Europa potrebbe concludere il caso Antitrust UE vs. Google: si deciderà se Alphabet è colpevole (o meno) di abuso di posizione dominante
  • I fornitori di Apple accusati da Qualcomm per royalty non pagate
  • A Computex 2017 Asus potrebbe svelare un laptop per il gaming basato su cpu AMD Ryzen
  • eMarketer stima che 36 milioni di americani useranno un assistente vocale come Amazon Echo, almeno una volta al mese (+129% anno su anno)
  • L’Unità 180 della Nord Corea è la cellula che di cyber-warfare più temuta
  • Spotify ha assunto uno specialista di M&A. Obiettivo: acquisire altre startup?
  • Google lancia la piattaforma Cloud IoT Core
  • WikiLeaks rivela Athena, minaccia contro Windows 10
  • Multa Antitrust UE da 110 milioni di euro a Facebook per la condivisioni dati, non comunicata ai tempi dell’acquisizione di Whatsapp
  • Venduti 10 milioni di Samsung Galaxy S8 in meno di un mese, eguagliato il record del Galaxy S4 nel 2013
  • A Google I/O 2017: Android è su 2 miliardi di device, Android Auto su 300 modelli, Android Watch su 50 modelli di smartwatch, Android TV conta un milione di attivazioni ogni 2 mesi
  • Apple Pay sbarca in Italia: si può pagare da iPhone e Watch
  • Google Grand Tour è un viaggio virtuale in Italia fra arte, cultura e IT
  • Lyft diventa partner di Waymo (Alphabet) per il lancio di #self-driving cars

8 – 15 maggio:

  • VR, Google acquisisce Owlchemy Labs
  • Cyber-attacco via Ransomware in 99 Paesi
  • E-commerce, la Coop sbarca in Cina via Wechat
  • Antitrust, multa a Whatsapp per 3 milioni di euro
  • Corte UE: Per Uber licenze come per i taxi
  • Amazon lancia Echo Show con schermo touch da 7 pollici
  • Google e VMware annunciano partnership su Chrome OS
  • 5G, Verizon acquisisce Straight Path per 3.1 miliardi di dollari
  • Xiaomi si espande in America Latina via Messico
  • Netcomm Forum: e-commerce tricolore a doppia cifra
  • 5G, proroga fino al 12 giugno presentazione progetti
  • Microsoft lavora a una versione sicura del browser Edge, in grado di girare sulla sua Hyper-V virtual machine Hyper-V
  • Apple supera 800 miliardi di dollari di valutazione
  • A giugno Facebook potrebbe lanciare sua Tv con 24 show originali
  • Dell Technologies investirà 100 milioni di dollari all’anno in startup, tramite la su unità venture, Dell Technologies Capital
  • Parrot posiziona i suoi droni nei settori dell’agricoltura, 3d modeling e mappe

1 – 7 maggio:

  • Strategy Analytics: Apple supera FitBit nel mercato della Wearable Tech
  • Decimo trimestre consecutivo di declino del mercato tablet
  • Warren Buffett vende un terzo delle sue azioni Ibm
  • Facebook sfiora i 2 miliardi di utenti: WhatsApp Status ha già 175 milioni di utenti giornalieri; WhatsApp e Instagram Stories battono Snapchat
  • In Italia Google verserà 306 milioni alle Agenzie delle Entrate
  • Nel primo trimestre Tesla raddoppia il fatturato
  • Ryzen fa balzare del 18% i ricavi di AMD
  • Raspberry Pi ha venduto un quarto di milione di Pi Zero W in nove settimane
  • Netcomm: nel 2016 l’e-commerce tricolore sfiora i 20 miliardi di euro, con 20,7 milioni di acquirenti (+10%)
  • NSA ha raccolto 151 milioni di tabulatati telefonici nel 2016
  • Cisco si aggiudica Viptela per 610 milioni di dollari
  • Zenith: Google e Facebook detengono il 20% del mercato pubblicitario mondiale
  • Spotify acquisisce una startup di blockchain per le royalty
  • La trimestrale di Apple delude, dopo il calo delle vendite di iPhone
  • Microsoft presenta Windows 10 S, la versione cloud per la scuola
  • Apple alza di dieci centesimi i prezzi delle app
  • Twitter diventa partner di Bloomberg per lo streaming TV delle news
  • La Turchia chiude Wikipedia. Dopo le carceri e la tortura, la cyber-censura

Il ritorno di Andy Rubin con Essential Phone e lo speaker Essential Home

Andy Rubin, padre di Android, aveva lasciato Google nel 2014 per fondare la sua società Essential, sostenuta dall’incubatore Playground Global che ha raccolto 300 milioni di dollari per sfidare Apple e Samsung. Il nuovo smartphone Essential Phone PH-1 è un top di gamma, modulare ed elegante, in una parola essenziale (no logo e quasi privo di elementi fisici), con il display, protetto da Gorilla Glass 5, che occupa quasi totalmente la superficie frontale.

Il ritorno di Andy Rubin con Essential Phone e lo speaker Essential Home
Il ritorno di Andy Rubin con Essential Phone e lo speaker Essential Home

Con angoli arrotondati, lo schermo è ampio (5,71 pollici) con rapporto d’aspetto di 19:10 e risoluzione di 2560 x 1312 pixel. Vanta SoC Qualcommm Snapdragon 835, 4 GB di RAM e 128 GB di memoria interna. Al posto del jack audio da 3,5 mm (già mandato in pensione da Apple), è dotato di una porta USB di Tipo C, oltre al lettore di impronte digitali. Alle fotocamere consuete (frontale da 8 Megapixel e posteriore da 13 Megapixel), affianca una fotocamera per riprendere video a 360 gradi (in vendita a circa 200 dollari).

Lo smartphone di Andy Rubin sarà in vendita negli USA, disponibile in tre colori, al prezzo di 699 dollari.

Ma la novità che ha attirato l’attenzione della Code Conference è Essential Home, l’assistente domestico che lancia il guanto ad Amazon Echo e Google Home: lo speaker domestico è dotato di Ambient OS, il sistema operativo con assistente personale.

Per contrastare la frammentazione, uno dei maggiori problemi di Android, Andy Rubin ha annunciato servizi centralizzati nel back-end. Ma i dettagli saranno svelati in futuro.

UPDATE 28 settembre 2017: Essential Phone sarebbe uno dei peggiori flop del mondo Android, fermo a5 mila unità vendute. Nonostante Andy Rubin.

Cinque motivi per rimanere scettici sul rally di Bitcoin

Bitcoin è a livelli record. La criptovaluta ha prima battuto l’oro, quindi ha raggiunto i 2.800 dollari, raddoppiando il valore soltanto nel mese di maggio, grazie ad alcuni fenomeni orientali: la cancellazione delle banconote da 500 e 1.000 rupie per arginare l’evasione ha spinto in India l’utilizzo di Bitcoin; da un paio di settimane, in Giappone i pagamenti tramite criptomoneta sono legali, con punte del 40% del totale delle transazione finanziarie.

Nel novembre scorso, il Bitcoin viaggiava sui 700 dollari per ogni singolo esemplare, per sfondare, per la prima volta a febbraio, la soglia dei 1.000 dollari, salire a 1.500 dollari ad aprile: ha poi toccato i 2.800 dollari, per poi chiudere la seduta di giovedì scorso a 2.500 dollari.

L’incremento del 100% ricorda i fasti del novembre 2013, quando bitcoin quintuplicò il valore e toccare i mille dollari. Già nel giorno di San Valentino, dimezzava il valore, per languire sui 500 dollari per due anni. Il rally non è una novità.

Cinque motivi per rimanere scettici su Bitcoin
Cinque motivi per rimanere scettici su Bitcoin

Il blockchain sta arrivando nel mainstream, per rendere le transazioni più sicure ed efficienti. Ma il bitcoin continua ad essere caratterizzato da una forte volatilità.

Se abbiamo visto le ragioni alla base del rally, che hanno permesso alla moneta virtuale di frantumare i record, ecco i cinque motivi per rimanere scettici su Bitcoin.

1) L’attacco via ransomware Wannacry ha dimostrato che bitcoin è ancora la valuta più amata da hacker e cyber-crimine, a causa dell’anonimato. La bancarotta di Mt. Gox a Tokyo e il trafugamento di Bitfinex ad Hong-Kong sono fatti che hanno lasciato un ricordo amaro.

2) La comunità bitcoin è stata indecisa per più di un anno sull’upgrade della blockchain. Non è ancora chiaro se il 2017 sarà l’anno per scalare o no. Differenze ideologiche hanno impedito a 50 aziende di trovare un accordo per accelerare le transazioni.

3) Bitcoin conta 700 rivali, secondo Ron Quaranta, chairman di Wall Street Blockchain Alliance. Qualcuno potrebbe emergere e rendere bitcoin obsoleto. Bitcoin deteneva l’85% del mercato delle monete virtuali, per crollare a metà del settore, secondo CoinMarketCap.com.

4) Bitcoin non ha ancora ottenuto alcun riconoscimento governativo. Senza il il via libera a un Etf, promosso dalla SEC, manca ancora un ok dall’alto.
Inoltre, Sanford C. Bernstein ha scritto un report, secondo cui la blockchain ha un impatto non rivoluzionario, ma soltanto “evolutivo” nei mercati emergenti, Cina compresa.

5) Rischio bolla. Non staremo a raccontarvi per l’ennesima volta la storia dei tulipani nell’Olanda del ‘600, ma non diteci che questa volta è differente. Alla fine tutte le bolle si assomigliano, almeno un po’.

Mirella Castigli

Big data, e-commerce e startup contamineranno le PMI italiane

Il volume delle vendite via mobile commerce (m-commerce) è destinato a raddoppiare dal 2017 al 2020, secondo eMarketer. Secondo l’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano, è in pieno boom il mercato dei Big data analytics ha registrato un incremento del 14% a quota 790 milioni di dollari, spinto da assicurazioni, banche, telco e media, che corrono con tassi tra il 15% ed il 25% (seguiti da utility, Gdo, servizi). A trainare sono i Big Data, seppure i volumi siano ancora contenuti: hanno messo a segno una crescita annua del +34%.

Big data, e-commerce e startup contamineranno le PMI italiane
Big data, e-commerce e startup contamineranno le PMI italiane

Fatte queste premesse, non stupisce che big data, e-commerce e startup contamineranno le PMI italiane. I big data (39%), le startup (39%) e le vendite online (37%) sono i settori in cui investiranno di più le PMI tricolori nell’arco dei prossimi 3 anni. Lo riporta un’indagine condotta su quasi 550 aziende da TAG Innovation School, Cisco Italia e Intesa Sanpaolo, grazie ai ricercatori del Master in Digital Transformation per il Made in Italy.

Nei prossimi 3 anni le figure professionali più gettonate saranno: esperti di strategie di marketing digitale (Digital Marketing Specialist, 60%), specialisti nell’analisi di dati (Data Analyst, 50%), consulenti per l’attuazione della Digital transformation (Digital Officer, 32%) e sviluppatori di soluzioni mobile (Mobile Developer, 31%). La Digital Transformation viene valutata per le opportunità che offre di migliorare la relazione con i clienti (80%) e l’organizzazione interna (74%).

Google I/O 2017 in cifre

Ecco i numeri emersi alla conferenza sviluppatori Google I/O 2017: la piattaforma mobile Android conta già 2 miliardi di dispositivi attivi (contro 1.4 miliardi nel 2015 e 1,7 miliardi di device iOS), ora vuole portarli sull’ultima versione Android O e conquistare un altro miliardo, grazie a smartphone, tablet, smartwatch, Android TV, Google Home con assistente vocale Assistant, Android Auto, sistemi di realtà virtuale e Intelligenza artificiale (AI); Google Play Store ha registrato più di 82 miliardi di download di applicazioni; Android Auto su 300 modelli (comprese vetture di Volvo ed Audi), Android Watch su 50 modelli di smartwatch, Android TV conta un milione di attivazioni ogni 2 mesi; Android Go è il nuovo Android One, è in grado di funzionare con meno di 1 GB di RAM, ed è dedicato alla fascia più bassa del mercato dei dispositivi mobili; gli utenti attivi mensili su Google Drive sono 800 milioni, mentre mezzo miliardo sono gli utilizzatori di Google Foto, dove ogni giorno si caricano 1,2 miliardi di foto; l’Assistente Google è già attivo su oltre 100 milioni di dispositivi (presto su iPhone).

In arrivo sono Google Lens (sarà sufficiente puntare lo smartphone sull’insegna di un ristorante per accedere alle recensioni) e WordSense, un sistema che digitalizza lo spazio intorno all’utente e può proiettare quest’ultimo nell’ambiente senza sensori, ma sfruttando gli algoritmi di Visual Positioning Service. HTC e Lenovo realizzeranno nuovi visori che funzionano anche senza smartphone.

L’assistente Google Home diventa proattivo. eMarketer stima che 36 milioni di americani useranno uno speaker con assistente vocale come Amazon Echo o Google Home, almeno una volta al mese (+129% anno su anno).

Google I/O 2017 in cifre
Google I/O 2017 in cifre

Invece di fare salti mortali per trovare la lunga e complicata password del Wi-Fi sul retro del router, il vostro telefono ora può aiutarvi a riconoscere la password, capire che state tentando di accedere alla rete Wi-Fi e autenticare l’accesso in modo automatico”, ha dichiarato Sundar Pichai, Ceo di Google: “E per utilizzare queste nuove funzionalità, non avete bisogno di imparare nulla di nuovo. L’interfaccia e l’esperienza utente possono essere molto più intuitive rispetto, ad esempio, al copiare e incollare da un’app all’altra dello smartphone. La prima cosa che faremo sarà introdurre le funzionalità di Google Lens all’interno dell’Assistente e di Google Foto, per poi estenderlo anche agli altri prodotti”.

Si stima che Facebook genererà 16.3 miliardi di dollari nel mercato del display advertising in USA, pari a un terzo del settore, secondo eMarketer. Google ha una quota di mercato in declino al 12.5%. Ma a Google I/O il Ceo Sundar Pichai ha posto le basi per la crescita futura nei nuovi mercati emergenti.

Mirella Castigli

Microsoft: Serve una Convenzione di Ginevra per le vulnerabilità. NSA ha provocato il caso ransomware WannaCry

Archiviato il week-end da paura per il ransomware WannaCry, che ha colpito 150 Paesi e 200.000 Pc (tutti datati e con vecchi OS), chiedendo un riscatto in Bitcoin per l’accesso ai file, Microsoft chiede a tutti di collaborare.

L’azienda di Redmond aveva già rilasciato una patch di sicurezza anche per Windows XP, il sistema operativo datato 2001 che continua ad avere un 7% di market share, nonostante la fine del supporto tecnico. Inoltre Microsoft ha aggiornato Windows Defender per rilevare WannaCry e bloccare la diffusione del ransomware.

Microsoft: Serve una Convenzione di Ginevra per le vulnerabilità
Microsoft: Serve una Convenzione di Ginevra per le vulnerabilità. Snowden: il caso Wannacry non sarebbe mai dovuto accadere

Microsoft consiglia di effettuare l’upgrade a Windows 10, il sistema operativo immune da WannaCry. Ma se l’NSA avesse denunciato la falla, invece di sfruttarla a proprio vantaggio, l’incubo Wannacry non sarebbe mai iniziato.

Inoltre, Microsoft ha criticato la raccolta degli exploit da parte dei governi. Il trafugamento dei tool, sviluppati dalla NSA per la sorveglianza di massa, è un vero campanello d’allarme. L’azienda guidata dal Ceo Satya Nadella vorrebbe una “Convenzione Digitale di Ginevra”, per trattare le falle di sistema come armi di distruzione di massa: è l’ora di segnalare alle rispettive software house tutte le vulnerabilità individuate. Secondo Edward Snowden, il whistleblower del caso NSA, il caso Wannacry non sarebbe mai dovuto accadere: la sorveglianza di massa rappresenta una minaccia.

Fra i Paesi più colpiti, c’è la Cina con PetroChina. Ma in Asia anche il Giappone conta vittime illustri come Hitachi e Nissan. In Europa, gli ospedali britannici, la Renault e la FedEx.

L’account Twitter malwaretechblog, appartenente a un astuto ragazzo di 22 anni, è riuscito a bloccare l’attacco, acquistando un dominio il cui nome era scritto all’interno del codice di Wannacry: è riuscito a bloccare il dominio, rendendolo attivo, stoppando anche Wannacry.

Secondo l’organizzazione non-profit, U.S. Cyber Consequences Unit, i danni prodotti dal caso del ransomware oscillano fra le centinaia di milioni di di dollari e il miliardo.

Mirella Castigli

Odissea in Windows Xp, l’OS immortale. Benvenuti nell’era del Cyber-attacco globale

Quasi cento (99) Paesi messi in ginocchio da Wanna cry (WanaCrypt0r 2.0). Decine di migliaia di computer infettati. Oltre 70 mila dispositivi coinvolti (saliti a 200 mila nel week-end). Fra le aziende messe a KO in Cina, Russia, Ucraine, Taiwan, Spagna, Italia, UK e Vietnam: la telco iberica Telefonica, 16 ospedali britannici (NHS) – servizi di ambulanze e centri di salute mentale; le tedesche Deutsche Bahn; la Banca centrale russa e il ministero degli Interni a Mosca; FedEx, Renault. In Asia sono stati attaccati soprattutto ospedali, scuole, università ed altre istituzioni. L’Europol parla di offensiva senza precedenti. Ma l’attacco era quanto mai prevedibile, in un mondo dove istituzioni pubbliche usano ancora Windows Xp, il cui debutto è datato 2001, poche settimane prima dell’attacco alle Torri Gemelle. Ma questo sistema operativo che non muore mai, su cui non tramonta mai il sole (ha ancora il 7,04% di market share), sta diventando un problema sistemico, anche se Microsoft ha rilasciato patch in via del tutto eccezionale.

Odissea in Windows Xp, l'OS immortale. Benvenuti nell'era del Cyber-attacco globale
Odissea in Windows Xp, l’OS immortale. Benvenuti nell’era del Cyber-attacco globale

Il cyber-attacco, basato su Ransomware (i cybercriminali hanno chiesto il riscatto in Bitcoin, l’equivalente di 300 dollari) sfrutta anche le tecniche dell’NSA rivelate di recente. Ma va detto che secondo il British Medical Journal, il 90% dei computer del sistema sanitario inglese usa il sistema operativo Windows XP, un sistema operativo obsoleto, non più supportato da anni. Un’era geologica fa.
Il Telegraph punta il dito contro hacker russi: all’indomani del raid aereo statunitense in Siria, Shadow Broker avrebbe trafugato Eternal Blu, un tool di un’agenzia di spionaggio americana, in grado di accedere a Pc Windows.

Secondo Bitdefender, l’Italia si piazza al secondo posto con il 17,1% di potenziali incidenti riguardati cryptolocker (nel mese di febbraio 2017), alle spalle degli Stati Uniti al 23,57%. Nel 2015 uno di questi ransomware ha generato 350 milioni di dollari di danni. Secondo Symantec, gli attacchi con ransomware si stanno impennando: sono passati da 340.665 nel 2015 a 463.841 nel 2016. Verizon ha pubblicato un report in cui afferma che gli attacchi Ransomware sono saliti del 50% nel 2016, ma rappresentano il 72% di tutti gli “incidenti” malware nel settore Sanità.

Ecco cinque regole d’oro contro i Ransomware:

1) Mai pagare il riscatto per recuperare i file (non è detto che vengano restituite le informazioni bloccate);

2) Mai cliccare su allegati provenienti da account non affidabili e sicuri;

3) Fare sempre il backup;

4) Usare il cloud computing;

5) Tenere aggiornati OS (l’attacco era rivolto a Pc Windows, ma quelli affetti dall’attacco erano soprattutto versioni obsolete di Windows Xp), scaricando regolarmente le nuove versioni, le patch, effettuando gli update di anti-malware e firewall.

Il problema non è l’attacco hacker, ma un utilizzo scriteriato dell’IT in ambito pubblico: chi ancora usa Xp – e non effettua l’upgrade a Windows 10 o a Gnu/Linux o a una versione aggiornata di OS X – è un criminale più di chi ha sferrato l’attacco.

Mirella Castigli

La crisi d’identità è il vero dilemma di Snapchat

Snap, la casa madre di Snapchat, ieri ha bruciato oltre il 20% in Borsa, dopo aver pubblicato una trimestrale deludente, quasi da incubo. I numeri: rosso per 2,2 miliardi di dollari, audience sotto tono (166 milioni gli utenti attivi giornalieri, in crescita del 36% rispetto all’anno prima, ma in aumento di un modesto 5% rispetto ai tre mesi precedenti). Snapchat, reduce dall’IPO dei mesi scorsi, soffre la concorrenza di Instagram Stories. Ma soprattutto sembra un social media in crisi d’identità.

La crisi d'identità è il vero dilemma di Snapchat
La crisi d’identità è il vero dilemma di Snapchat

Snapchat non sa cosa vuole diventare, cosa intende fare da grande. Non può competere con Facebook e i suoi 1.3 miliardi di utenti giornalieri, ma neanche riesce a stare al passo di Instagram Stories, forte di 200 milioni di utenti giornalieri (+33%); ma, allo stesso tempo, non sa come uscire dalla nicchia dei suoi 30 minuti di utilizzo quotidiano. Soprattutto, Snap deve riuscire a convincere gli investitori a rimanere: il traguardo è a lungo termine, non devono avere la vista corta. Il fatturato è comunque cresciuto del 286%, seppure sotto le aspettative. La società, guidata dal Ceo Evan Spiegel, afferma che il 60% degli utenti attivi giornalieri giungono da 10 Paesi, responsabili dell’85% di spesa sulla pubblicità mobile. Ma basteranno queste informazioni a non mettere in fuga gli investitori?

Snapchat per ora è focalizzata sul rendere l’app dei messaggi fantasma sempre più utilizzata, ma deve esplorare la potenzialità di espandersi in fasce della popolazione più mature e soprattutto guardare ai Paesi in via di sviluppo (USA ed Europa non bastano più).

Ma il dilemma rimane: l’anno scorso Facebook ha aggiunto 194 milioni di nuovi utenti giornalieri, una cifra superiore all’audience totale dei daily user di Snapchat. Serve uno scatto d’orgoglio, per non perdere il momentum. Oppure lo spettro del declino si profila dietro l’angolo.

Secondo Barron’s, il valore di Snap è da tempo difficile da giustificare. La società, che produce anche gli smartglass Spectacles, era valutata 34 volte le proiezioni di fatturato 2017 (pari a un miliardo di dollari), contro le 10 volte di Facebook. Il crollo di ieri è dunque salutare in termini di prospettiva.

Mirella Castigli

Netcomm Forum: e-commerce tricolore verso i 23 miliardi. Verso lo Unified Commerce

Dopo aver superato il giro di boa dei 20 miliardi nel 2016, con un balzo del 18%, l’e-commerce italiano veleggia verso i 23 miliardi di euro. Lo dichiara il Consorzio Netcomm, in occasione di Netcomm Forum, la due giorni dedicata al commercio elettronico, giunta alla dodicesima edizione. Secondo Osservatori Digitali, “il 23% (del totale in valore, ndr) viene acquistato da smartphone”, l’8% da tablet e il 69% da desktop. Si naviga più da mobile, ma si acquista più da desktop: pesano fattori come le difficoltà di navigazione, il confronto prezzi, l’inserimento dati e la sicurezza.

Netcomm Forum: e-commerce tricolore verso i 23 miliardi. Verso lo Unified Commerce
Netcomm Forum: e-commerce tricolore verso i 23 miliardi. Verso lo Unified Commerce

L’e-commerce in Italia ha chiuso il 2016 con un giro d’affari in crescita del 10%, forte di 20,7 milioni di shopper. Sono rosee le previsioni per il 2017: Netcomm prevede che la crescita nel 2017 registrerà un incremento di un ulteriore 19%; le transazioni raggiungeranno circa 23 miliardi e mezzo di euro. Ma nel mondo, l’e-commerce vale 2.670 miliardi di dollari, di cui 1.060 miliardi nell’area Asia Pacifico, 644 miliardi in Nord America (In USA il 45% dei dollari spesi durante le stagione natalizia vengono sborsati su Amazon), 505 miliardi in Europa. Il Retail è il settore principe della Digital Transformation, perché lo shopping non è un atto bensì un processo: il nuovo paradigma è Always connected retail. In Italia a trainare l’e-commerce sono la digitalizzazione delle famiglie e le abitudini multidevice. Nota stonata: soltanto 22 acquisti su 100 avvengono su merchant italiani.

Per saperne di più, #NetcommForum è l'hashtag su Twitter
Per saperne di più, #NetcommForum è l’hashtag su Twitter

I consumatori italiani, che hanno effettuato almeno una volta un’esperienza di acquisto online, passano da 25,9 a 26,4 milioni. Inoltre, nel 2017 si rafforzerà ancora il ruolo dei dispositivi mobile: gli ordini da tablet e smartphone passerà dal 23,9% del 2016 al 25,9% sul totale degli acquisti online.

I segmenti che più traineranno lo shopping online sono Luxury, Viaggi e il settore Food, quello che metterà a segno i ritmi più impetuosi di crescita, come dimostra l’interesse giovanile verso Just Eat e Deliveroo. Anche il fashion ha registrato un aumento del 10%, grazie all’omnicanalità.

Il Food&Grocery segna un’impennata del 37% a quota 812 milioni di euro. L’Arredamento fattura 847 milioni (+27%). Si distinguono per dinamismo anche i settori dell’Informatica ed elettronica con 3.695 milioni (+26%), dell’Abbigliamento con 2.384 milioni di euro (+23%) e dell’editoria che con un balzo del 18%, sfiora gli 800 milioni.
Il Travel rallenta a +9% ma in valore raggiunge i 9,34 miliardi di euro, seguita dalle assicurazioni in aumento del 6% (pari a 1,3 miliardi).

I 5 fattori chiave per avere successo nel commercio elettronico sono: orientamento, selezione, pagamenti, logistica, customer care. Dove customer care significa anche usare le chat (e Whatsapp, Facebook Messenger eccetera) accanto ai canali tradizionali. E, in ambito logistica, il Consorzio presenterà a Milano un piano di city logistics per le consegne del commercio elettronico. La flessibilità di consegna è imprescindibile. Lo shopping online è un’esperienza emozionale, in cui la consegna deve generare benessere. Il customer well-being è un passo successivo alla customer satisfaction. I clienti chiedono: aggiornamenti costanti, assistenza e consegne personalizzate.

Il 67% dei consumatori legge almeno 6 recensioni (quelle online sono considerate molto affidabili), prima di effettuare l’acquisto. In ambito influencer, gli User generated content (UGC) dominano: per il 48% dei consumatori, rappresentano un modo comodo per scoprire nuovi prodotti, migliorando la customer experience. Il tasso di reazione aumenta del 15%, se si associa un’immagine alle notifiche push.

Altro elemento da non sottovalutare è il packaging: è il primo contatto fisico con un brand ed haun impatto sulla fedeltà del consumatore. L’imballo perfetto è semplice da aprire, ecologico, personalizzato e riutilizzabile.

Per chi fa e-commerce, è sempre più importante il Customer Lifetime Value (CLV), uno degli indicatori cruciali che aiutano a capire quanto possa valere un cliente. Per incrementare i CLV, c’è una ricetta segreta: riconoscere i propri utenti fra tutti i canali, il loro stato di salute, i loro desideri ed abitudini, individuarne il prossimo obiettivo, creare un’esperienza personalizzata. I big data sono fondamentali.

Ben 12.000 imprese, 160 sponsor, 3 convegni, 160 relatori e 60 workshop convergono a Netcomm Forum, il 10 e 11 Maggio al MiCo di Milano. Filo conduttore di questa edizione è lo Unified Commerce, la nuova dimensione di sinergia, integrazione e contaminazione fra online e offline: «Per questo le aziende che hanno integrato il canale digitale nei loro processi di business devono essere in grado di creare un’esperienza unificata di e-commerce, dove online e offline e i diversi device si mescolano costantemente in un nuovo ecosistema esperienziale», ha spiegato Roberto Liscia, presidente di Netcomm. A proposito di commercio unificato, in Olanda si sta sperimentando un modello innovativo, in cui i negozi di una strada si mettono insieme per l’e-commerce. Ad Amsterdam, sono 9 le vie dello shopping che portano sul Web l’esperienza vissuta in negozio. Del resto, nel 2020 i consumatori olandesi compieranno il 48% dei propri acquisti in Rete.

Mirella Castigli