Apre il World Economic Forum (WEF 2018) di Davos, giunto alla 48esima edizione, dove ci si interroga come verrà accolto il presidente Trump, forte della riforma fiscale che sta arricchendo le grandi aziende dell’hi-tech (Apple pagherà solo una una tantum di 38 miliardi per rimpatriare oltre 250 miliardi di dollari, ma potrebbe creare 20 mila posti di lavoro, investendo 30 miliardi di dollari in un quinquennio). Intanto, ha annunciato i dazi sulle lavatrici e sui pannelli solari, sollevando le proteste delle sud-coreane Lg e Samsung e dei cinesi.
Secondo il WEF, 1.4 milioni di posti di lavoro negli USA saranno vulnerabili alla disruption tecnologica e ad altri fattori dal 2026. Il 57% riguarderà le donne, ma un re-skilling adeguato, grazie all’offerta di nuove competenze, può contribuire a dare lavoro al 95% dei lavoratori coinvolti. Senza reskilling, invece, solo il 2% potrebbe trovare lavoro e il 16% rimarrebbe disoccupato. Il report è frutto della collaborazione con Boston Consulting Group (Bcg).
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