Prima il tonfo in Borsa. Il sorpasso da parte di Microsoft, la storica rivale di sempre. Infine le vicissitudini in Cina a causa della guerra dei dazi, lanciata dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Per la seconda volta in pochi mesi, Apple è stata anche costretta a tagliare i piani di produzione di iPhone XS e XS Max, e XR. Ed ora da un’analisi emerge che Apple perde terreno perfino in India, uno dei mercati a più elevata crescita, dove fece fortuna perfino il Blackberry, mentre già soffriva un rapido declino in Occidente, proprio a causa del successo (allora planetario) di iPhone. Una nemesi, insomma: il mercato che avrebbe dovuto salvare Apple, oggi “scudo umano” di Pechino nel braccio di ferro sferrato da Trump contro la Cina, le si rivolta contro.
Apple e Amazon nel club dei trilionari
Prima Apple e, a ruota, Amazon hanno tagliato per primi il traguardo dei mille miliardi, entrando nell’ambito club dei trilionari. Facciamo il punto sui due colossi USA, il colosso degli iPhone, reduce dalla presentazione dei nuovi modelli, e il cui titolo è in rialzo del 30% dall’inizio dell’anno, e il gigante dell’e-commerce.
Apple, che nel secondo trimestre aveva fatturato 61,1 miliardi di dollari, a luglio ha registrato il quarto trimestre consecutivo di crescita a doppia cifra: polverizzate le previsioni con 41,3 milioni di iPhone e 11,55 milioni di iPad venduti, boom del 60% di Apple Watch e AirPods, mentre i servizi (Apple Music, App Store, Apple Pay, iCloud) totalizzano 9,55 miliardi di dollari di ricavi. Continue reading “Apple e Amazon nel club dei trilionari”
La grande scommessa di Apple. Occhio alla Cina, mentre cala il mercato smartphone
Apple avrebbe venduto 29 milioni di unità nel quarto trimestre 2017, secondo Canalys, superando il numero degli smartphone venduti da Samsung. Grazie all’ultima versione costosa di iPhone, l’azienda che fu di Steve Jobs ha registrato un nuovo record di profitti, pur segnando un declino nelle vendite complessive dello smartphone che ha appena compiuto dieci anni. Intanto, Xiaomi, pronta a rivelare il nuovo Redmi Note 5 durante il 14 febbraio, è già tornata sugli scudi, riconquistando un posto al sole nella Top5 dei vendor globali, mentre il mercato smartphone, dopo il vistoso rallentamento, ha registrato il declino dello 0.1% nei volumi a quota 1.47 miliardi di unità secondo IDC (invece, stando ai dati di Strategy Analytics, il mercato smartphone cresce dell’1%).
The #China Smartphone Market Declined by 15.7% YoY in 2017Q4 and 4.9% in 2017 https://t.co/mwgBHUnliZ #IDCTrackers pic.twitter.com/S8f9qRDuOs
— IDC China (@idcchina) 6 febbraio 2018
Ma Apple deve prestare attenzione a un altro dato: il mercato cinese, il più grande al mondo, in calo per la prima volta (-4%), quello dove Huawei detiene lo scettro e Xiaomi tallona Vivo e Oppo, mentre Apple chiude la cinquina cinese al quinto posto. Continue reading “La grande scommessa di Apple. Occhio alla Cina, mentre cala il mercato smartphone”
News del #2febbraio – Le brevi dal mondo digitale
Oggi mettiamo sotto la lente le trimestrali di Apple, Amazon, Alphabet, le tre aziende in corsa per diventare la prima società da un trilione di dollari di capitalizzazione in Borsa.
Gli analisti prevedevano che Apple avesse venduto 79.2 milioni di iPhone nel trimestre di dicembre, secondo Toni Sacconaghi di Bernstein, battendo il record dei 78.3 milioni. Invece Apple ha deluso le aspettative di Wall Street. Pur macinando profitti record, non ha venduto gli iPhone sperati, ma la domanda di iPhone X è solida (secondo Canalys, 29 milioni di unità vendute). Le vendite degli smartphone sono scese dell’1% a 77.3 milioni di unità vendute. Ma a placare gli animi è la promessa che parte dei 285 miliardi di dollari in contanti andrà agli azionisti, anche se la riduzione del net cash non si sa come verrà ripartita fra ritorno di capitale agli azionisti in forma di buyback azionari, dividendi, spese in conto capitale o acquisizioni (sono 19 quelle effettuate nel 2017). La riforma fiscale di Trump comporterà una tassa una tantum di 38 miliardi per far “rientrare” i capitali negli Usa. Il fatturato si attesta a 88.3 miliardi di dollari, in aumento del 13%, e i profitti pari a 3.89 dollari per azione, in rialzo del 12%, contro 78.4 miliardi e 3.36 dollari per azione di un anno fa. Il business dei servizi (Apple Music, App Store e iCloud) è salito del 18% a quota 8.4 miliardi di dollari, sotto le attese (e in lieve calo rispetto al trimestre precedente). Apple conta 1.3 miliardi di device in uso, in crescita del 30% nell’ultimo biennio. L’azienda di Cupertino ha venduto 5.1 milioni di Mac per 6.9 miliardi di dollari, in declino del 5% anno su anno. L’iPad cresce nei numeri (+1%), ma scende in fatturato (-6%): 13.2 milioni di tablet venduti per 5.9 miliardi di dollari. Vale 5.5 miliardi di dollari di ricavi il business che comprende Apple TV (il set-top-box), delle cuffie wireless AirPods ed Apple Watch (cresce l’interesse per lo smartwatch).
Alphabet, la holding del motore di ricerca Google, ha archiviato il trimestre con una perdita di 3 miliardi di dollari, o 4,35 dollari ad azione, a causa della riforma fiscale statunitense e della multa dell’Antitrust europea. L’utile è pari a 6,8 miliardi di dollari o 9,70 dollari ad azione, sotto ai 9,9 dollari attesi dagli analisti. I ricavi sono saliti del 24% a 32,32 miliardi di dollari, superando il consensus, grazie ai ricavi pubblicitari generati Google. Il titolo di Alphabet cala a causa dell’aumento delle spese per i dispositivi consumer (come i Pixel 2), per l’app di video condivisione YouTube e per il cloud computing. Le spese sono salite del 27% a 24.7 miliardi di dollari. Sundar Pichai, numero uno di Google, ha spiegato che il cloud computing ha generato un miliardo di dollari nel trimestre: Google G Suite, il software workplace, ha raddoppiato i clienti a 4 milioni in due anni.
Alphabet ha superato per la prima voglia la soglia dei cento miliardi di fatturato annuale: ha generato 110.9 miliardi di ricavi annuali, in rialzo del 23%. I profitti calano del 35% a 12.6 miliardi di dollari. Il fatturato Non-advertising di Google sommato coi ricavi di Verily ed altri business di Alphabet sale a 15.5 miliardi di dollai nel 2017: rappresenta il 14% dei ricavi totali contro il 12% precedente.
Facebook e Google, secondo eMarketer, sfiorano il 60% dei ricavi derivanti da mobile advertising.
Amazon ha messo a segno un fatturato di 60.5 miliardi di dollari, in crescita del 38%, mentre gli utili mettevano a segno un nuovo record, salendo a 1.9 miliardi, o 3.75 dollari per azione, in rialzo rispetto a 749 milioni di dollari di un anno fa. I solidi margini impressionano, nonostante i pesanti investimenti dell’azienda per crescere. L’advertising diventa sempre più un business ad elevata crescita. La società guidata dal Ceo Jeff Bezos ha venduto “decine di milioni” di home speaker della gamma Echo con l’assistente vocale Alexa.
Carrellata di fine anno sulle Big IT. In un mercato azionario sopravvalutato del 20%
Questo post nasce dalla considerazione che le borse globali sono passate dai 34 trilioni del 2008 ai più di 80 trilioni di oggi. Apple e Alphabet (la capofila di Google) sono in gara per diventare la prima azienda da un trilione di dollari. Ma, sarà vero o no, c’è chi teme che i mercati azionari siano sopravvalutati di almeno un 20%. Quindi, in attesa di sapere ciò che avverrà (a dispetto di Bitcoin, visto più come bene rifugio che come asset speculativo, in questo caso), scattiamo una panoramica sulle Big IT, fra acquisizioni e previsioni.
Aggiungeremo una nuova istantanea alla nostra carrellata. Ogni nuovo pezzo verrà aggiunto in alto, per agevolare la lettura complessiva: dopo il ritratto di Apple, Facebook e Google, oggi tocca a Amazon. (POST in fieri: un update al giorno).
Tutti gli utenti di Apple aspettano iPhone X e snobbano l’8
Da sempre il cliente tipo di Apple vuole il top di gamma. Se il modello di punta dell’anno è iPhone X, il cliente tipo di Apple si metterà in fila per acquistare lo smartphone del decennale, l’edizione luxury più costosa. Non stupisce che le vendite di iPhone 8 siano tiepide. Anemiche, come scrive Reuters (900 mila unità in meno rispetto a un anno fa). Gli eventuali record di vendita spetteranno all’iPhone X quando sarà a scaffale. Come era prevedibile fin dalla presentazione.
Secondo indiscrezioni, l’azienda di Cupertino sarebbe costretta a tagliare la produzione dell’iPhone 8 e 8 Plus del 50%, per puntare sull’iPhone X. Nulla dovrebbe preoccupare l’azienda guidata dal Ceo Tim Cook che continua a vendere – bene – i modelli 7 e 7 Plus vecchi di un anno. Continue reading “Tutti gli utenti di Apple aspettano iPhone X e snobbano l’8”
VIDEO: La scalata di Huawei, prossima al sorpasso su Apple
Huawei è un colosso delle Tlc, che sta scommettendo sulla sperimentazione 5G, ma è anche l’aggressivo vendor di smartphone che sta macinando market share e sta per mettere la freccia – udite, udite – su Apple, scalfendo, per la prima volta da anni, il consolidato (un tempo) duopolio, costituito da Samsung ed Apple al vertice nel mercato smartphone.
Apple si posiziona al primo posto nella classifica dei Best Global Brands, seguita a ruota da Google e Microsoft, tuttavia, pur mantenendo lo scettro dei profitti (seguita una volta da Samsung, oggi da Huawei, nuova regina degli utili), non sembra più in grado di porre freni all’irresistibile scalata di Huawei. Continue reading “VIDEO: La scalata di Huawei, prossima al sorpasso su Apple”
SLIDESHOW: Cara Apple, l’unica novità è l’Augmented Reality (AR)
Il mercato smartphone cresce del 2.5% a 1.47 miliardi di unità, secondo IDC, e l’incremento potrebbe fermarsi all’1.7% quest’anno. A dieci anni dal debutto del primo iPhone, il mercato smartphone arranca. Nella futuristica cornice dell’auditorium Steve Jobs Theatre (tutto l’Apple Park a forma di astronave è costato 5 miliardi di dollari), dedicato al compianto co-fondatore di Apple, sono stati presentati i nuovi Apple Watch (lo smartwatch ha sorpassato Rolex, ma non è dato saoere se nel numero di vendite o nel fatturato), i nuovi iPhone 8 con ricarica wireless (AirPower è la base Apple per ricaricare contemporaneamente senza fili iPhone, Apple Watch e AirPod) e il nuovo iPhone X (si legge ten, dal numero romano X), oltre alla Apple Tv 4K.
iPhone 8 ha lo stesso design del 7, ma sotto la scocca ruggisce il nuovo chip A11 Bionic, una cpu a 64-bit e a sei core, di cui due ad altre prestazioni e quattro ad alta efficienza energetica per le operazioni più comuni, ma in grado di lavorare in parallelo in caso di necessità. Continue reading “SLIDESHOW: Cara Apple, l’unica novità è l’Augmented Reality (AR)”
Aspettando iPhone X, lo smartphone targato Apple del decimo anniversario
Samsung ha già ricevuto 650.000 preordini di Galaxy Note 8 in appena cinque lavorativi. La cinese Huawei ha sorpassato temporaneamente, ma simbolicamente, Apple. Nel mercato Mobile, in crescita di un robusto 4% (ma sono lontani i fasti a doppia cifra), lo smartphone sta soppiantando i tablet, grazie al big screen, la diagonale ormai stabilmente sopra i 5 pollici e perfino sopra i 5,5 pollici in oltre il 25% dei casi. E Android fa la parte del leone, anche se iOS scommette sullaversione 11 per la riscossa, approfittando della morte di Windows Phone. In questo scenario, Apple si accinge a presentare fra poche ore il nuovo iPhone X, nome in codice iPhone 8, lo smartphone del decennale, con riconoscimento facciale FaceID 3D, per sbloccare il device e con display senza cornice per esaltare il design che altri vendor definiscono “infinity”. Siri – l’assistente vocale utilizzato 2 miliardi di volte a settimana (ma già superato da Amazon Alexa e dagli agguerriti rivali) – sarà il vero protagonista di questo evento, come promette Craigh Federighi? Vedremo.
In queste ultime settimane, Apple ha pubblicato una trimestrale da record (il terzo quarter), in progresso del 7,2% rispetto alla scorso anno, con un fatturato di 45,4 miliardi di dollari rispetto ai 42,4 miliardi di dollari del luglio 2016, con il 61% raccolto sui mercati globali, il restante in Usa, primo mercato in crescita del 13%, oltrepassando le attese degli analisti. La parte del leone della crescita trimestrale si deve ai Servizi con un +22% e un fatturato da 7,2 miliardi di dollari (ApplePay, contenuti digitali, Apple Care) combinati con la voce “altri prodotti” con un +23% in volume e fatturato da 2,7 miliardi di dollari, che raccoglie Apple Watch (in prima linea).
E la terza edizione dello smartwatch potrebbe essere svelata questa sera, dopo l’HomePod, lo speaker domestico controllato da Siri, visto a WWDC 2017 dello scorso giugno. Ma fervono le attese per il mondo AR, dopo l’assaggio in ambito Augmented Reality, concesso alla developer conference. Continue reading “Aspettando iPhone X, lo smartphone targato Apple del decimo anniversario”
A WWDC 2017 Apple mette Siri al centro della sua galassia Home, a partire da HomePod
A WWDC 2017 Apple ha presentato i nuovi iMac Pro, iPad Pro da 10.5 pollici, ma soprattutto ha messo Siri al centro della sua galassia Home, a partire da HomePod, il nuovo Speaker, non ancora in grado di competere con Google Home o Amazon Echo, ma sulla buona strada per rivaleggiare con i competitor. eMarketer stima che 36 milioni di americani useranno un assistente vocale come Amazon Echo o Google Home o il nuovo HomePod, almeno una volta al mese (con un incremento del 129% anno su anno).
HomePod si attiva vocalmente: adesso Siri non solo capisce l’intonazione vocale, ma soprattutto il contesto, grazie al Deep Learning. Inoltre, l’assistente vocale di Apple è in grado di tradurre: dall’inglese al cinese, francese, tedesco, spagnolo. Siri conquista una nuova interfaccia visuale, oltre alla crittografia end-to-end per assicurare la privacy. Oggi oltre 375 milioni di device attivi usano Siri.
HomePod nutre l’ambizione di reinventare la musica che ascoltiamo in casa, come iPod ha rivoluzionato la musica in movimento. Ma la più grande novità è rappresentata dai passi in avanti compiuti da Apple nel machine learning, per colmare il gap con Google e Facebook. Il Ceo Tim Cook sembra aver imboccato la via per raddoppiare i ricavi derivanti da servizi per raggiungere i 50 miliardi di dollari dal 2020.
Con suono direzionale ed elevata precisione acustica, HomePod è principalmente dedicato a diffondere la musica di Apple Music in casa, garantendo alta qualità sonora. Apple Music conta 27 milioni di abbonati (contro i 50 milioni di Spotify).
La spesa consumer sulla smart home (prodotti e servizi) toccherà i 90 miliardi di dollari quest’anno e raggiungerà i 155 miliardi di dollari dal 2022, secondo Strategy Analytics. Amazon domina il mercato: nel trimestre natalizio, l’azienda guidata dal Ceo Jeff Bezos deteneva l’88% dei 4.2 milion i di smart speaker venduti a livello globale.
In ambito AR, Apple ha svelato ARkit, che permetterà di sviluppare apps e tool AR su iOS 11, combinando informazioni dalla videocamera e motion sensing su smartphone in modo da tracciare oggetti virtuali in maniera realistica. ARkit riconosce superfici e bordi, ma soprattutto aggiunge grafica extra via Unreal Engine 4, Unity ed Apple Metal 2. Secondo ABI Research, l’Augmented Reality (AR), sia consumer che business, sia software che hardware, passerà da 1.4 miliardi quest’anno a 96 miliardi di dollari nel 2021.
App Store di Apple compie 9 anni e vanta 500 milioni di utenti a settimana e 180 miliardi di download. Il più giovane developer di apps per l’ecosistema Apple ha 10 anni (ha già sviluppato 5 apps dall’età di 6), il più vecchio coder ha 82 anni.
Apple Pay è il servizio di pagamenti contactless numero uno, per fine anno potrà contare sul 50% di retailer negli USA. Apple Pay è integrato in iMessage per inviare e ricevere denaro in modalità P2p.
Aspettando iOS 11 (in arrivo in autunno la versione ufficiale), l’86% degli utenti mobile di Apple ha effettuato upgrade a iOS 10.
Mirella Castigli