Prima della nazionalizzazione del telegrafo, delle ferrovie e delle Big IT (Apple, Amazon, Facebook, Google e Microsoft), ci sono state le rispettive bolle: la telegraph bubble, la train bubble e chi di voi non si ricorda lo sboom della bolla delle dot-com nel 2000? Oggi le Big IT capitalizzano 3.4 trilioni di dollari. Ci sono allucinazioni collettive che, nella storia delle bolle americane, si sono trasformate in trasformazioni reali di prossima generazione? La risposta è sì, spiega uno splendido articolo di The Atlantic, che ripercorre la storia della valuta nelle due forme in cui la conosciamo: asset fisici come l’oro; e la moneta coniata dagli Stati. Ora arriva la crypto-valuta.
A proposito di Bitcoin. Bolle, allucinazioni collettive e trasformazioni reali
Bitcoin ha sfondato la soglia psicologica degli 11 mila dollari: ha guadagnato mille dollari in 12 ore. Da inizio dell’anno è cresciuto di dieci volte, anzi, in questi minuti, 11 volte (+900% in 12 mesi fino a 12 ore fa; +50% da ottobre ad oggi). La moneta virtuale ha registrato 300.000 nuovi utenti fra il giorno del Ringraziamento e domenica (fonte: coinBase). Il Nasdaq, due ore fa, ha annunciato i Bitcoin Futures: li introdurrà l’anno prossimo, nel secondo trimestre.
Bitcoin è la più grande bolla di sempre? Contiene un rischio sistemico?
Bitcoin è a livelli record. La criptovaluta ha prima battuto l’oro, quindi ha raggiunto i 2.800 dollari, raddoppiando il valore soltanto nel mese di maggio, grazie ad alcuni fenomeni orientali: la cancellazione delle banconote da 500 e 1.000 rupie per arginare l’evasione ha spinto in India l’utilizzo di Bitcoin; da un paio di settimane, in Giappone i pagamenti tramite criptomoneta sono legali, con punte del 40% del totale delle transazione finanziarie.
Nel novembre scorso, il Bitcoin viaggiava sui 700 dollari per ogni singolo esemplare, per sfondare, per la prima volta a febbraio, la soglia dei 1.000 dollari, salire a 1.500 dollari ad aprile: ha poi toccato i 2.800 dollari, per poi chiudere la seduta di giovedì scorso a 2.500 dollari.
L’incremento del 100% ricorda i fasti del novembre 2013, quando bitcoin quintuplicò il valore e toccare i mille dollari. Già nel giorno di San Valentino, dimezzava il valore, per languire sui 500 dollari per due anni. Il rally non è una novità.
Cinque motivi per rimanere scettici su Bitcoin
Il blockchain sta arrivando nel mainstream, per rendere le transazioni più sicure ed efficienti. Ma il bitcoin continua ad essere caratterizzato da una forte volatilità.
Se abbiamo visto le ragioni alla base del rally, che hanno permesso alla moneta virtuale di frantumare i record, ecco i cinque motivi per rimanere scettici su Bitcoin.
1) L’attacco via ransomware Wannacry ha dimostrato che bitcoin è ancora la valuta più amata da hacker e cyber-crimine, a causa dell’anonimato. La bancarotta di Mt. Gox a Tokyo e il trafugamento di Bitfinex ad Hong-Kong sono fatti che hanno lasciato un ricordo amaro.
2) La comunità bitcoin è stata indecisa per più di un anno sull’upgrade della blockchain. Non è ancora chiaro se il 2017 sarà l’anno per scalare o no. Differenze ideologiche hanno impedito a 50 aziende di trovare un accordo per accelerare le transazioni.
3) Bitcoin conta 700 rivali, secondo Ron Quaranta, chairman di Wall Street Blockchain Alliance. Qualcuno potrebbe emergere e rendere bitcoin obsoleto. Bitcoin deteneva l’85% del mercato delle monete virtuali, per crollare a metà del settore, secondo CoinMarketCap.com.
4) Bitcoin non ha ancora ottenuto alcun riconoscimento governativo. Senza il il via libera a un Etf, promosso dalla SEC, manca ancora un ok dall’alto.
Inoltre, Sanford C. Bernstein ha scritto un report, secondo cui la blockchain ha un impatto non rivoluzionario, ma soltanto “evolutivo” nei mercati emergenti, Cina compresa.
5) Rischio bolla. Non staremo a raccontarvi per l’ennesima volta la storia dei tulipani nell’Olanda del ‘600, ma non diteci che questa volta è differente. Alla fine tutte le bolle si assomigliano, almeno un po’.
Massimo rispetto della Privacy: nessuna racolta di dati personali
Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile.Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono mere funzioni tecniche per ottimizzare l'esperienza utente come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Strictly Necessary Cookies
Strictly Necessary Cookie should be enabled at all times so that we can save your preferences for cookie settings.
If you disable this cookie, we will not be able to save your preferences. This means that every time you visit this website you will need to enable or disable cookies again.