Le Banche centrali avevano avvertito: si tratta di una speculazione a rischio massimo che richiedeva “estrema cautela”. Premi Nobel come Stiglitz ne avevano chiesto la messa al bando, mentre SudCorea e Cina sono passate dalle parole ai fatti, dichiarando guerra alle criptomonete. E la Francia ha annunciato una stretta sulle monete virtuali. L’intervento dei regolatori ha avuto effetto, mandando a picco il Bitcoin, che ora è crollato del 50% sotto i 10mila dollari dopo aver toccato il record dei 20mila dollari a dicembre.
Naturalmente, chi rimane col cerino in mano, piange (ma vi avevamo avvertito: questo è un ottovolante pericolosissimo). In queste ore, l’oro guadagna il 400% mentre il Bitcoin sconta la sua volatilità e, soprattutto, la mancanza di regole. Oggi vale la metà rispetto ai massimi di metà dicembre. Continue reading “Bitcoin, la criptomoneta dal valore dimezzato. Aspettando l’NBA”